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Lottiamo per restituire alla nostra città questi spazi

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Napoli sta vivendo un buon momento di sviluppo, fondato sul turismo. Ma anche sulla presenza di poli scientifici e di sviluppo di tecnologie informatiche . Pensiamo all'all'area di san Giovanni a Teduccio, che vede la presenza attiva delle grandi aziende mondiali dell'informatica. Dobbiamo lottare affinchè tale caratteristica, come polo non solo di città vetrina, ma anche come sede di sviluppo scientifico, indispensabile per una crescita coerente e reale, sia alla base della nostra azione.
Per questo è necessario rivitalizzare l'area della Mostra d'Oltremare che vide fino a qualche anno fa la presenza di un istituto, quello di Fisica Teorica, famoso in tutto il mondo.

Come sono ridotti!

Alcune foto dello stato attuale dei padiglioni, che vogliamo restituire alla comunità

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Ciao, caro Vittorio

silvestrini

Solo tu puoi tradurlo.  E lo fece. A detta di molti era più chiaro di quello originale, in inglese.  Dirac non era uno facile, anzi, Ma la persona che aveva scelto era quella giusta. Oltretutto lontana anni luce da lui come carattere, idee politiche, anche fisicamente.  Gioviale,  ironico, sportivo, bellissimo. Poliedrico nei suoi interessi. In macchina con lui parlottando, gli venne l’idea di un festival annuale scientifico, io dissi “Futuro?” e lui rispose immediatamente “Remoto!”. Con tutto ciò che venne dopo. Didatta straordinario, amicone cordiale e coerente fino alla disperazione. Questo era Vittorio, Vittorio Silvestrini.

Gianfranco Amodeo

La Biblioteca del Padiglione 19

La Biblioteca del Padiglione 19 (PREPRINT)

Vincenzo De Luise*1, Vittoriana Siniscalchi**2 

La biblioteca dell’attuale Dipartimento di Fisica “Ettore Pancini” prende il nome dall’illustre docente Roberto Stroffolini. La sua storia oramai si perde nei decenni e tuttora è difficile recuperare documenti che possano attestare esattamente la sua nascita in seno al gruppo di fisici che da Via Tari passò alla Mostra d’Oltremare. La struttura fu diretta dagli anni Sessanta fino al trasferimento a Monte Sant’Angelo dall’indimenticabile Luciana Palmieri (figg. 1 e 5).

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Fig. 1. Luciana Palmieri.

In un primo momento il luogo predisposto fu individuato in una delle stanze (la n. 6) del corridoio superiore all’ingresso (fig. 2). Successivamente, anche per ammortizzare il peso degli scaffali, furono utilizzate alcune sale, a sinistra nel cortile, che si addossavano a un terrapieno (fig. 3).

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